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La Terza Sezione Penale della Corte di Cassazione (sentenza 17 ottobre 2019, n. 26311) ha ribadito l’indirizzo
giurisprudenziale secondo cui lo specializzando non è un mero esecutore degli ordini impartiti dal medico tutor essendo
anch’esso titolare di una posizione di garanzia nei confronti del paziente. Motivo per il quale risponde “pienamente»
della salute del paziente affidato alle sue cure