“Le testimonianze dei ragazzi esprimono sofferenze e disagi profondi anche perché per 16 mesi si sono sentiti non
considerati, silenziati, invisibili. Ora chiedono, attraverso “raccomandazioni” dirette e concrete,
di essere ascoltati dalle Istituzioni in merito a tutte le decisioni e ai progetti che verranno messi in opera e di poter
contribuire a migliorare il proprio presente e futuro», dichiara Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale scuola
di Cittadinanzattiva