Previdenza: si torna a trattare tra flessibilità, rigore e il rischio concreto di fughe dal lavoro

In agenda oggi un nuovo vertice tra ministro del Lavoro e sindacati. In attesa di capire gli effetti di “quota 100″
si ragiona anche su un’eventuale uscita fra i 62 e i 63 anni e un’anzianità minima di 38, o forse anche
di 36 anni, ma con una penalizzazione