Cassazione: acqua all’arsenico, contro Gestore decide giudice ordinario

La richiesta di danni al “gestore unico del servizio idrico integrato” per la non potabilità dell’acqua
– la cosiddetta “emergenza arsenico” – va proposta davanti al giudice ordinario. Si tratta infatti
di un “inadempimento di natura contrattuale» verso l’utenza, rispetto al quale il carattere pubblico dell’ente
non assume rilievo. Lo hanno chiarito le Sezioni Unite della Cassazione, sentenza n. 32780 di oggi, accogliendo
il ricorso di quattro cittadini viterbesi contro la Talete spa (gestore del servizio) e la Regione Lazio (chiamata
in garanzia)