Contratto della dirigenza medica in stallo tra nuovi e vecchi macigni

La Ragioneria Generale dello Stato – con una nota sull’Atto di Indirizzo integrativo per l’Area della Dirigenza medica – da un lato boccia il tentativo delle regioni di posticipare l’aumento contrattuale rispetto al primo gennaio 2018, con un disallineamento rispetto alle altre aree dellaPa , dall’altro rileva come la richiesta di includere l’indennità di esclusività nel monte salari determini maggiori oneri per la finanza pubblica. Una doppia evidenza che secondo l’Intersindacale “ha messo in luce il macigno, che nessuno, sin ora, ha voluto vedere, che grava su questo contratto»