Per il welfare di domani prove d’intesa tra istituzioni e imprese

Un’Italia con un indice di vecchiaia pari a 165,3 – destinato a crescere a 257,9 nel 2065 – e dove al 1° gennaio 2017 la coorte dei giovani tra 0 e 14 anni era scesa al livello mai sperimentato del 13,5%, a fronte della pletora di over 65 che supera il 22% della popolazione. Un Paese dove le disuguaglianze crescono: sia in termini di fruizione della sanità e dei servizi assistenziali, sia all’interno dei diversi gruppi sociali, sia a livello territoriale. Questo il contesto tracciato dal presidente Istat Giorgio Alleva, che ha aperto a Roma il convegno Unipol-Unisalute “A ciascuno il suo welfare: Bisogni mutevoli, scelte individuali, risposte integrate”. I dati Istat e l’intervista al presidente Inps Tito Boeri