Per il presidente Dentali una riforma della normativa sulla colpa medica dovrebbe affrontare almeno tre questioni “decisive
per la soluzione dei contenziosi: l’obbligo di assicurazione per le aziende sanitarie che ancora nel 50% dei
casi si affidano alla autotutela; il rafforzamento dell’istituto della conciliazione; la previsione di sanzioni
anche per chi si avventura in cause temerarie».