Tumori: 8 oncologi su 10 forniscono a un collega una “second opinion” e il 47% dei pazienti informa il medico curante solo dopo la consulenza

Il Presidente Aiom Cinieri: “Le scelte terapeutiche sono sempre più complesse. Un secondo parere esterno
può essere molto utile, soprattutto per le neoplasie rare». Il Presidente di Fondazione Aiom Beretta:
“È una pratica che può determinare benefici. Va affrontata attraverso il dialogo tra malato-specialista»