L’anomalia cronicizzata delle “prestazioni aggiuntive”

Le prestazioni aggiuntive rientrano pienamente nelle 48 ore settimanali ma, giocando sulle compensazioni durante il periodo
di rilevazione che è stato portato a sei mesi, non dovrebbero portare a sforamenti orari e conseguenti violazioni
della normativa vigente. Questa conclusione vale anche per l’attività svolta in convenzione per conto di altra
azienda, ai sensi del Ccnl vigente