I ritardi diagnostici e di accesso alle cure accumulati durante i due anni di pandemia non sono stati completamente recuperati, anzi durante gli ultimi mesi del 2021 si stanno osservando dei nuovi rallentamenti, in concomitanza con la risalita dei contagi

Al terzo anno di pandemia, sono tante le famiglie che accusano il colpo dello stress protratto e delle tante incertezze che ancora oggi gravano sul futuro del nucleo domestico alimentando ulteriori disagi, non solo in famiglia. Meglio lavorare in prevenzione prima che le difficoltà si cronicizzino, suggeriscono gli psicologici, magari avvalendosi dell’aiuto di un esperto che contribuisce a creare un ...

Con il Covid il 56% dei pazienti ha continuato i controlli e ben il 30% degli italiani dichiara di averne aumentato la frequenza rispetto al 2019.

Sarebbe interessante sapere come hanno accolto la lettera del ministro Brunetta i medici e gli infermieri specie nel passaggio dove si dice “naturale rinnovamento legato allo sblocco del turnover” alla luce delle migliaia di unità lavorative perse e mai sostituite. Per non parlarne della “ricarica delle batterie”

Gli attualmente positivi incominciano a diminuire (2,7 milioni, -25mila) dei quali 19.862 ricoverati nei reparti ordinari (+235) e 1.685, invariati, in terapia intensiva

Sono 48 i centri al Nord (di cui 16 in Emilia Romagna), 14 al Centro e 29 tra Sud e Isole con quasi mille professionisti e oltre 8mila assistiti. Ragazze giovani e con diagnosi di anoressia sono la maggioranza dei pazienti presi in carico dai servizi

Prima dose per il 27% – Ultima settimana 400 ospedalizzati

“I vaccini da soli non sono il “biglietto d’oro” per uscire dalla pandemia, ma non c’è via d’uscita se non vacciniamo il 70% della popolazione di ogni paese entro la metà di quest’anno»

Una delle esigenze più sentite dai malati rari è quella di potersi curare anche a casa, e le evidenze raccolte finora mostrano che l’home therapy è un’alternativa, oltre che valida, apprezzata sia dai pazienti (tanto che il 95% dei partecipanti allo studio registra un miglioramento nella percezione della propria qualità di vita) sia dalle strutture ospedaliere

“La pandemia – spiegano i dirigenti – è tutt’altro che finita, ma si spera di poter porre fine alla fase di emergenza nel 2022 e affrontare altre minacce per la salute che richiedono urgentemente la nostra attenzione. Gli arretrati nelle cure e le liste di attesa sono aumentati, i servizi sanitari essenziali sono stati interrotti e i piani e i ...