Il dilemma fra lavoro/contagio e isolamento/miseria non ha una soluzione perfetta, ma un forte contributo ad attenuarne le criticità può derivare dal potenziamento della capacità di curare i malati

Nella settimana 22-29 aprile l’80% sia dei nuovi casi, sia dei nuovi decessi si concentra in sole 5 Regioni: Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Veneto e Liguria. Quelle in cui si concentra la maggior parte delle attività produttive interessate dalla riapertura

“È per noi motivo di particolare soddisfazione la nomina di Francesco De Santis, nostro vicepresidente di lungo corso e titolare di un’azienda fortemente esportatrice, quale vicepresidente delegato per la ricerca e sviluppo riconoscendo implicitamente il grande orientamento del nostro settore alla continua innovazione», ha detto il presidente di Farmindustria

Le aree più colpite: Massa Carrara, Lucca, Firenze e Pistoia. Tacconi (primario malattie infettive ad Arezzo) : inferiore alla media nazionale il dato sulla mrtalità oscana. Il virologo Galli: molti asintomaci sono rimasti chiusi nelle case ma ora potrebbero essere un nuovo veicolo di infezione

Per il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, la curva epidemiologica continua a scendere e i dati sono” molto positivi”. La difesa dello studio che ha convinto il premier Conte alla riapertura parziale del 4 maggio: le persone asintomatiche in Italia potrebbero essere 10 milioni

Il decreto legge 18 del 17 marzo scorso, definito “Cura Italia”, è stato convertito in legge n. 27 del 24.4.2020 e pubblicato sulla GU del 29.4.2020. Molti sono stati gli emendamenti al testo originario, per un totale di 172 articoli

Per supportare i genitori in questa nuova situazione anche al rientro a casa con il neonato, la Società italiana di neonatologia ha preparato poi alcuni consigli pratici e girato un video presso la Clinica Mangiagalli di Milano

Alla vigilia del primo maggio, pubblicato il primo report sulle infezioni di origine professionale segnalate all’Istituto alla data del 21 aprile. Quasi la metà (45,7%) riguarda infermieri e altri tecnici della salute, seguiti da operatori socio-sanitari (18,9%), medici (14,2%) e operatori socio-assistenziali (6,2%). I casi mortali sono 98. Il presidente Bettoni: pronti ad allargare la platea degli assicurati

Secondo i dati della Protezione civile si allenta la pressione sugli ospedali con 68 dimissioni dalle terapie intensive (dove restano ricoverati 1.795 pazienti) e con 513 dimissioni di pazienti con sintomi (19.210 ancora ricoverati)

La Conferenza dei capigruppo le ha chiesto predisporre Ddl: la festa sarà celebrata il 20 febbraio”come doveroso riconoscimento per la straordinaria prova di coraggio, generosità e professionalità dei medici”