Notizie e Sentenze

Autonomia differenziata: esperti e politici spaccati sul Ddl Calderoli

“È fondamentale che il dibattito sull’Autonomia differenziata si svolga in modo aperto e trasparente, coinvolgendo tutti gli stakeholder interessati, al fine di trovare soluzioni che tutelino il diritto alla salute e garantiscano un Ssn di qualità per tutti i cittadini».

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Esercizio temporaneo delle professioni sanitarie: Fno Tsrm e Pstrp sollecitano una rapida definizione

La Federazione chiede la responsabile e urgente regolamentazione di un flusso di soggetti che, a monte, è bene siano sottoposti ad una valutazione collegiale che ne accerti l’idoneità ad esercitare nel nostro Paese e, in itinere e a beneficio e tutela delle persone assistite, siano tenuti agli stessi adempimenti a cui devono attenersi gli iscritti agli albi e agli elenchi ...

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Migliore (Fiaso): “L’autonomia regionale è già realtà, la riforma individui i correttivi per una maggiore equità”

Il presidente Fiaso interviene al convegno “AutoNomia differenziata: quali rischi per il SSN?” organizzato da Anaao a Bologna. Attraverso la fiscalità indiretta ci sarebbero i margini per assicurare a tutte le regioni la copertura dei livelli essenziali delle prestazioni, magari anche aumentando le risorse stanziate per il Fondo sanitario nazionale

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Sardegna: via libera alle prime quattro direttive sanitarie dell’esecutivo guidato da Todde

Adottato dalla Regione il programma di rilevazione e gestione delle infezioni in ambito chirurgico. L’esecutivo ha inoltre approvato il piano di potenziamento della rete regionale di cure palliative e deliberato la riapertura dei termini del procedimento di accreditamento delle strutture sanitarie destinate all’erogazione di cure domiciliari

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Allarme miopidemia: un “under 14” su 3 vede male da lontano con casi raddoppiati in 10 anni. Urge una strategia a partire dagli screening

È indispensabile una strategia per prevenire e curare questa patologia: ci vorrebbero visite di screeening obbligatorie a partire dai tre anni; scuole che stimolassero le attività all’aria aperta; e infine un più largo uso di terapie, ottiche e farmacologiche – che esistono – in grado di frenarne l’evoluzione.

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