Dalla Regione via libera a 60 milioni l’anno per due anni per acquistare servizi dal Mater Olbia, la struttura ospedaliera privata di proprietà sardo qatariota (con la fondazione Gemelli). Il provvedimento è della Regione ed è stato approvato il 30 dicembre

Riteniamo che i mercati maturi siano (e debbano) essere fonte di risparmi per il Ssn e siamo convinti che la concorrenza sia, se ben promossa, un fenomeno positivo per garantire approvvigionamenti efficienti, ma forzare la competizione, ad esempio, abbassando continuamente la base d’asta (stazioni appaltanti) e validare queste pratiche (magistratura) può generare gli effetti opposti

Non si esce dalla crisi sulla pelle dei medici ospedalieri nè rimanendo uguali a come si è entrati. Il gioco dei vasi comunicanti, prodotto dalla riconversione di interi reparti e dalla chiusura di attività ambulatoriali e chirurgiche non urgenti, porta acqua alla pandemia parallela delle prestazioni rinviate, negazione di un diritto costituzionale e causa di future malattie

Terapie intensive a 17,5% e area medica a 27,6%

Secondo l’Agenzia del farmaco la carenza attuale del farmaco “non deriva da esportazioni o altre anomalie distributive, ma dalla prescrizione al di fuori delle indicazioni previste”

Presenti in 15 città italiane distribuite in 10 regioni, le Officine della Salute propongono una rosa di servizi completamente gratuiti per rispondere al crescente bisogno di sostegno socio-sanitario delle fasce più fragili della popolazione. Presenti anche le ‘farmacie solidali’, realizzate con LloydsFarmacia

Gli attualmente contagiati salgono a 2,32 milioni dei quali 17.648 ricoverati nei reparti ordinari (+339) e 1.668 in terapia intensiva (-1). In Lombardia sono 39.683 i nuovi positivi, in Campania 24.451 e in Emilia Romagna 20.648

Il Ssr Toscano è modello organizzativo molto avanzato anche nel seguire i pazienti. Dialogo fecondo Arezzo-Pisa

Nel dettaglio, il 90% dei non vaccinati ospedalizzati non avrebbe avuto bisogno del ricovero in area medica se avesse fatto il vaccino e tra i degenti in terapia intensiva non vaccinati, il 94% avrebbe evitato l’Area critica

Chiarimento che “suggella” le indicazioni fornite dall’ Aifa come recepite dalle aziende sanitarie: “le persone sottoposte a vaccinazione sono prese in carico dal medico vaccinatore, che valuta la condizione clinica e i dati anamnestici. Sulla base di questa valutazione il medico decide quale vaccino somministrare»