Notizie e Sentenze

Malattia renale cronica, in Italia sei milioni di cittadini colpiti, l’importanza di una diagnosi precoce del Mmg e di terapie appropriate

Un intervento sulla diagnosi precoce, l’utilizzo di nuove terapie specifiche e il trattamento degli stadi iniziali della patologia possano contribuire, avendo un impatto sugli esiti clinici del paziente prevenendo e/o ritardando la progressione verso il suo stadio terminale, a un rilevante risparmio di risorse e di costi per il Servizio sanitario nazionale e il sistema di welfare nel suo complesso

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Cittadini (Aiop), bene appello Regioni a Salute e Mef su rischi Ssn. Superare tetti di spesa e disparità di trattamento delle strutture di diritto privato del Ssn

“Chiediamo ancora una volta – afferma Cittadini – che il legislatore riveda l’illogico e anacronistico tetto di spesa previsto dal Dl 95, nato nel 2012 per esigenze emergenziali di Spending Review e poi trasformato in un vincolo sine die che frena la spesa in sanità delle Regioni. E che ci si occupi della carenza di personale, degli insostenibili rincari energetici ...

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Violenze contro i sanitari, così va potenziata la legge tra fase preventiva e repressiva

Bisogna puntare seriamente sulla fase repressiva e sul supporto al personale aggredito, senza tuttavia tralasciare la prevenzione anche se è estremamente complessa da realizzare. Chi scrive sostiene da due anni che la legge 113/2020 ha ancora molti spazi di miglioramento e anche i contratti collettivi possono contribuire a combattere questo fenomeno

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Mangiacavalli (Fnopi): «Bene Schillaci, per contrastare le aggressioni bisogna decongestionare gli ospedali e quindi va potenziata la sanità territoriale con le cure primarie»

“Ci sono situazioni che devono essere affrontate ad esempio presso le strutture intermedie, con la rete degli infermieri di famiglia e comunità e dei medici di medicina generale, con i servizi socio assistenziali che però devono essere riqualificati e potenziati, a partire da un’estensione della loro disponibilità oraria e di personale», afferma la presidente degli infermieri

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Allarme Fadoi: ogni anno oltre 2 mln di degenze improprie per la difficoltà a dimettere gli anziani soli. Per il Ssn 1,5 mld di costi evitabili

La indagine in 98 strutture indica che dalla data di dimissioni indicata dal medico a quella effettiva di uscita passa oltre una settimana nel 26,5% dei casi, da 5 a 7 giorni nel 39,8% dei pazienti, mentre un altro 28,6% sosta dai due ai quattro giorni più del dovuto. Il motivo? Il 75,5% dei pazienti anziani rimane impropriamente in ospedale ...

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