Revisione delle cure territoriali: la confusione non giova al (necessario) obiettivo dell’integrazione

Il modello proposto dalla bozza di decreto ministeriale, al netto di indicazioni generali comunque positive, sembra
costruito aggiungendo nuove modalità di lavoro a quelle già esistenti, ma senza mai sostituirle, così
perpetuando (per non dire aumentando) la frammentazione degli interventi e la separazione dei servizi