La combinazione ha evidenziato miglioramenti nella sopravvivenza globale in sei studi di fase 3 relativi a 5 diversi tumori:
oltre al carcinoma a cellule renali, il tumore del polmone non a piccole cellule, il melanoma, il cancro dell’esofago
a cellule squamose e il mesotelioma pleurico. I dati presentati a Esmo