SPECIALE FEDERALISMO/ Poche luci tra «supremazia» e tagli lineari: alt alle operazioni gattopardesche


Il disegno di legge di revisione costituzionale presenta qualche luce e molte ombre. A esempio va senz’altro salutato con favore il superamento dell’anacronistico bicameralismo paritario e perfetto. Tuttavia, su molti altri aspetti la riforma disattende le reali ragioni costituzionali che sostavano all’esigenza di un ripensamento dell’attuale Titolo V: se prima avevamo un federalismo senza Senato delle autonomie, lo scenario prossimo è, paradossalmente, quello di un Senato delle autonomie senza federalismo. Anziché ruotare sul principio di responsabilità, la riforma, infatti, si risolve in una mera, decisa, ricentralizzazione di materie…