Arriva la diagnosi infermieristica per migliorare l’assistenza del paziente

Servirà a predisporre meglio il piano assistenziale e a dettagliare nel modo migliore la cartella clinica, l’adozione di un linguaggio comune e “standardizzato” tra gli infermieri che operano nelle corsie, negli ambulatori e a casa dei pazienti. La “diagnosi” infermieristica diventa parallela a quella medica, con una terminologia che sarà in grado di esprimere interventi, trattamenti e risultati. Negli ospedali, nelle case della salute, nei presidi territoriali della AUSL3 saranno utilizzate parole come “non conforme alla terapia, alto rischio di asfissia, deficit della deglutizione, dolore cronico, ecc…” che fanno parte di una classificazione internazionale. La professione infermieristica pistoiese compie così un altro balzo in avanti nella gestione del processo di cura e nella crescita professionale. Per il momento l’innovazione sarà a carattere teorico per poi diventare “pratica quotidiana”. Lo farà in particolare con il Convegno dal titolo “International Classification For nursing Practice (ICNP): introduzione alla conoscenza ed all’ impiego della terminologia nel contesto pistoiese”, che si svolgerà giovedi prossimo (5 novembre) nell’aula magna di Uniser, inizio ore 14,00. In quell’occasione sarà illustrata la terminologia ICNP nella pratica infermieristica: il linguaggio internazionale già accettato nel 2009 anche dall’OMS è ormai da anni utilizzato negli ospedali del nord America e del nord Europa. L’iniziativa promossa dalla AUSL3 e da IPASVI (Collegio infermieri Pistoia) punta a migliorare la comunicazione infermieristica nei contesti operativi territoriali ed ospedalieri e con le altre discipline. La progressiva adozione di un linguaggio comune anche a livello infermieristico, come già accade in ambito medico, servirà a identificare meglio le varie problematiche ed i disturbi dei pazienti, con ricadute positive nel percorso di cura e riabilitativo del paziente. Al Convegno, tra gli altri, saranno presenti coordinatori infermieristici provenienti da varie regioni e la professoressa Sansoni Julita (Università di Roma La Sapienza) che parlerà di linguaggi standardizzati come definizione di un’identità infermieristica. Saranno proposte riflessioni sui modelli organizzativo-assistenziali con una visione sullo stato dell’arte nella pratica clinica. La necessità di scegliere una terminologia unita e condivisa per “classificare” le problematiche dei pazienti è stata più volte manifestata dagli infermieri dell’Azienda Sanitaria pistoiese che vedono nel Convegno di venerdi prossimo una speciale opportunità per riflettere e confrontarsi anche sulla necessità di dare una risposta sempre più attenta ai cittadini e ai loro bisogni.


Fonte: Ufficio Stampa -Azienda USL3