Alimentazione e rischio cerebrovascolare: Alice accende i riflettori sul ruolo dell’omocisteina

Può succedere che in caso di particolari patologie, di mutazione del gene Mthfr o di diete sbilanciate si verifichi
un incremento dei valori plasmatici di omocisteina che, oltre a costituire un fattore di rischio per le patologie cerebro-cardiovascolari,
è associato anche all’insorgenza di malattie neurodegenerative e fragilità ossea