“Ci sono situazioni che devono essere affrontate ad esempio presso le strutture intermedie, con la rete degli infermieri
di famiglia e comunità e dei medici di medicina generale, con i servizi socio assistenziali che però devono
essere riqualificati e potenziati, a partire da un’estensione della loro disponibilità oraria e di personale»,
afferma la presidente degli infermieri