Leucemia linfoblastica acuta: un nuovo marcatore di rischio orienta il trattamento dei bambini

Uno studio multicentrico internazionale, cui ha partecipato la Fondazione Tettamanti, indica che la malattia residua
minima è un marcatore utile per discriminare tra due diversi sottotipi di leucemia linfoblastica acuta (All)
in età pediatrica, caratterizzati dalla stessa alterazione genetica, il gene di fusione BCR::ABL1.
Monitorando la malattia residua nelle fasi iniziali del trattamento, si potrà individuare l’approccio terapeutico
più appropriato per i bambini affetti da queste forme di All, migliorando la risposta clinica. I risultati sono
pubblicati sulla rivista scientifica Leukemia