Una riforma strutturale – è l’ulteriore richiesta – deve prevedere il passaggio della gestione della formazione
specialistica pratica dal Mur al ministero della Salute, con rilascio del titolo da parte dell’Università che
continuerebbe a offrire la formazione teorica agli specializzandi, partecipando al controllo della qualità del percorso.
Per l’attività professionalizzante, ospedali di apprendimento con volumi minimi soglia per ogni specialità
stabiliti dalle Regioni, compresi quelli universitari, attualmente detentori esclusivi della formazione medica specialistica
e unici destinatari del lavoro prodotto.